Jannik Sinner ha appena riscritto la storia del tennis italiano vincendo Wimbledon.
Dietro una vittoria così non ci sono segreti magici: c’è una strategia nutrizionale precisa, costruita per sostenere ogni match, ogni allenamento, ogni fase di recupero.
Se cerchi “Dieta di Sinner” online, troverai pancake, uova, pesce… Ma non basta copiare un menù: serve capire come puoi applicare questi principi alla tua preparazione sportiva.
La dieta di Sinner non è una dieta: è una strategia
Qualche mese fa mi capitò di leggere un’interessante intervista a Sinner pubblicata sulla Gazzetta dello Sport. Tra le varie domande poste al campione altoatesino, anche quella sulla sua giornata alimentare e fu piacevole notare che non segue un menù rigido: varia alimentazione e timing in base a carichi di lavoro, partite e recupero.
Il menù della sua giornata tipo include:
- Colazione abbondante: pancake proteici, avena, uova, yogurt greco.
- Spuntini: frutta secca, frutta fresca, barrette.
- Pranzi e cene leggeri ma completi: riso integrale, pollo, pesce, verdure.
✅ Il Principio chiave che dobbiamo portare a casa da questo estratto è che bisogna personalizzare e non copiare.
Timing dei nutrienti: la vera chiave
In uno studio di Burke et al. (Sports Medicine, 2015) si conferma quanto detto prima: un corretto timing di carboidrati e proteine ottimizza performance e sintesi muscolare. Mangiare le quantità giuste al momento giusto infatti consentirà di riempire le scorte di glicogeno per aumentare la performance ma anche ottimizzare la sintesi muscolare, andando così a migliorare il recupero. Naturalmente occorre mangiare non troppo vicino ai match o agli allenamenti: il rischio è quello di iniziare l’attività fisica con la digestione ancora in atto, rischiando di compromettere l’esito. Sinner, ad esempio, mangia 2-3 ore prima di un match ed inizia il suo piano di integrazione subito dopo aver finito.
Non salta i pasti: li adatta.
Costanza: niente restrizioni drastiche
Thomas et al. (J Acad Nutr Diet, 2016) lo dicono chiaro: una strategia nutrizionale mirata riduce infortuni e massimizza l’adattamento.
La parola d’ordine dunque è non tagliare calorie a caso. Spesso si pensa che meno si mangia meglio è, ma in realtà non è così. Avere la giusta benzina ci consente di massimizzare l’allenamento o la resa in gara.
Occorre mangiare spesso, in maniera bilanciata e temporizzata.
La vera differenza non è “cosa mangia Sinner”, ma come lo fa con metodo.
Cosa puoi imparare dalla dieta di Sinner
Non devi essere a Wimbledon per applicare gli stessi principi:
✔️ Ascolta i tuoi carichi di allenamento.
✔️ Pianifica pasti bilanciati.
✔️ Cura il timing dei nutrienti.
✔️ Evita diete drastiche o improvvisate.
Non copiare Sinner. Diventa il tuo campione
Sinner non è un alieno: è costanza, squadra, metodo.
📌 Se vuoi una strategia alimentare cucita sul tuo sport, scrivimi SINNER o prenota una consulenza personalizzata.
Non serve copiare Wimbledon. Serve costruire il tuo Wimbledon, un pasto alla volta.